Arcipelago Isole Flegree

Procida unitamente alle splendide isole di Ischia, Vivara e Nisidaappartiene all'area geologica dei Campi Flegrei (dal greco flègo che significa brucio), di cui le suddette isole che ne fanno parte prendono per l'appunto il nome di Isole Flegree, in conformità alla loro origine vulcanica.

Il gruppo delle isole lambite dalle acque del Golfo di Napoli tutelato come Area Marina Protetta Regno di Nettuno (D.M. 27/12/2007 - D.M. 88/08 e Regolamento di esecuzione ed organizzazione D.M. 30/07/2009), costituisce con la vicina isola di Capri l'Arcipelago Campano o Arcipelago delle Isole Partenopee.
L'area vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli, protetta come Parco Regionale dei Campi Flegrei (L.R. n.33 1993), conserva antichi crateri, tre dei quali si possono ammirare presso l'isola di Procida, nelle insenature di Chiaia, Carbonchio, e Pozzovecchio, come testimonia la presenza di Tufo Grigio Campano e Tufo Giallo.
La stessa isola di Vivara tutelata come Riserva Naturale Statale (DM 24/06/2002), rappresenta il margine occidentale di un cratere oggi sommerso delimitato sul lato orientale dalla collina di Santa Margherita nell'isola di Procida, a cui è collegata mediante un ponte.
Circa le origini del toponimo Flegree, sono state formulate due tesi riconducibili ad altrettanti miti ellenici, di cui la prima lo ricollega all'appellativo greco Pithecussae che tradotto significa "isole delle scimmie", in ricordo dell'episodio di cui furono protagonisti due briganti Cercopi ed Efeso, trasformati in scimmie ed esiliati nelle isole di Aenaria (Ischia) e Prochyta (Procida), per volere di Zeus, profondamente offeso dalle loro beffe.
L'altro mito greco, ha come protagonisti due Titani, di nome Tifeo e Mimante, sepolti sotto due blocchi di roccia come punizione della loro sconfitta durante una lotta con Zeus.
Nel dettaglio, Tifeo riposerebbe sotto Ischia, mentre Mimante sotto Procida, il cui significato si pensa sia collegabile al toponimo greco "prochetai" che significa proprio "giacere".